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Per vedere le immagini del laboratorio delle filoastrocche ed il libro terminato:
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COSE DI STOFFA
Contatti
- Anna Giampaoli
- Pesaro, Italy
- tel. 072122843
M E I D B A I M I' oggi
Gennaio 2009
In questo inizio di anno ho riservato del tempo per cercare di migliorare la fruibilità del blog, rinnovando in parte le immagini e i contenuti dei post.
Li ho suddivisi in 4 categorie:
CASA-BAMBINI-DONNA-INCONTRI
cliccando su ognuna di queste etichette verranno visualizzati in sequenza tutti i post relativi. Altrimenti l'ordine segue un andamento cronologico.
Le immagini in essi contenute sono di archivio e servono solo a specificare la tipologia dei prodotti che propongo.
Non ci sono punti vendita perchè MEIDBAIMI' sono io, in una stanza con una grande finestra e un gabbiano appeso al soffitto, un armadio pieno di tessuti variopinti, una macchina per cucire, un ferro da stiro, un appendiabiti con grucce colorate e una quantità di fili, nastri, bottoni, rotoli di stoffa, gomitoli di lana nonché infinite minuterie che ho acquistato pensando a cose bellissime da realizzare, che le mie mani, meno veloci della mia testa, non sono ancora riuscite a produrre.
Poi c'è una macchina fotografica digitale con la quale so solo fare "clic" e un pc sul quale faticosamente sto imparando a gestire questo blog che mi permette di arrivare in posti molto lontani.
Con questi "attrezzi" realizzo tutto: dal vestito, al cartellino, alla foto, al blog. Però mi sento a mio agio quando tra le mani ho ago e filo, quindi considerate che le immagini e la grafica di queste pagine virtuali sono per me una "palestra". Cercherò di migliorare, anche per compensare la stima e il gradimento che mi dimostrate e che mi emoziona.
In questo inizio di anno ho riservato del tempo per cercare di migliorare la fruibilità del blog, rinnovando in parte le immagini e i contenuti dei post.
Li ho suddivisi in 4 categorie:
CASA-BAMBINI-DONNA-INCONTRI
cliccando su ognuna di queste etichette verranno visualizzati in sequenza tutti i post relativi. Altrimenti l'ordine segue un andamento cronologico.
Le immagini in essi contenute sono di archivio e servono solo a specificare la tipologia dei prodotti che propongo.
Non ci sono punti vendita perchè MEIDBAIMI' sono io, in una stanza con una grande finestra e un gabbiano appeso al soffitto, un armadio pieno di tessuti variopinti, una macchina per cucire, un ferro da stiro, un appendiabiti con grucce colorate e una quantità di fili, nastri, bottoni, rotoli di stoffa, gomitoli di lana nonché infinite minuterie che ho acquistato pensando a cose bellissime da realizzare, che le mie mani, meno veloci della mia testa, non sono ancora riuscite a produrre.
Poi c'è una macchina fotografica digitale con la quale so solo fare "clic" e un pc sul quale faticosamente sto imparando a gestire questo blog che mi permette di arrivare in posti molto lontani.
Con questi "attrezzi" realizzo tutto: dal vestito, al cartellino, alla foto, al blog. Però mi sento a mio agio quando tra le mani ho ago e filo, quindi considerate che le immagini e la grafica di queste pagine virtuali sono per me una "palestra". Cercherò di migliorare, anche per compensare la stima e il gradimento che mi dimostrate e che mi emoziona.
Continuerò a comunicare agli iscritti alla mailing-list e su questo blog tutte le uscite MEIDBAIMI'.Perchè i miei prodotti si possono trovare occasionalmente in fiere e mercati dedicati esclusivamente all’artigianato. Oppure contattando me direttamente o, meglio ancora, venendomi a trovare nella stanza con il gabbiano appeso al soffitto.
M E I D B A I M I' nasce
È l’estate del 2004, Chiara è appena nata, Matteo deve imparare a fare pipì nel vasino, Lorenzo ad andare in bicicletta senza le rotelle. Le mani di Alessandro cominciano a cambiare aspetto.
Cerco i semi: le storie che leggo la sera, i sogni che ascolto al mattino, le esperienze lavorative, i colori del giardino a maggio, le mani di Giuli che lavorano, le linee dei disegni della mamma, i percorsi formativi, il profumo della pelle dei bambini, alcuni versi cantati…
Avviene in me una quarta "gestazione", e proprio come succede ad un bambino quando è diventato abbastanza maturo nasce.
Ho scritto il suo nome su un foglio ed è nato.
M E I D B A I M I’.
Cose di stoffa.
Voglio portarle al mercato.
Qualche vestito da bambina, degli accessori per la casa, dei cappellini all’uncinetto. Queste sono le poche cose che metto in valigia. È il Natale del 2004, vado in piazza con un tavolo e un ombrellone da bancarella presi a prestito e la mia valigetta di proposte. Mi preoccupo anche delle candele, e le cose che con tanta pudicizia espongo nella mia prima bancarella piacciono. Piacciono molto più di quanto potessi aspettarmi.
Beh, allora continuo. Propongo nuove cose, che hanno un loro stile ma sono sempre diverse nel dettaglio, e sono così privilegiata da poter realizzare solo ciò che mi piace, con i tessuti e gli accessori che ho cercato e scelto, libera da vincoli modaioli. Così ogni oggetto è unico, realizzato con perizia, con cura per il particolare e per la rifinitura fatta a mano, ma soprattutto con mio infinito piacere. Ogni cosa nasce non solo per l'uso che di essa si farà ma anche per la mia gioia nel realizzarla.
Questo mi appaga profondamente.
M E I D B A I M I’ è una parte della mia vita che vive nella mia casa, nei miei gesti, tra le persone che amo. Si compenetra con il mio quotidiano, è il mio spazio lavorativo interno alla famiglia, da poter svolgere in tempi frazionati, alterni, tra una pappa e un cambio di pannolino, durante i sonnellini dei piccoli, mentre lievita la pizza, tra una lavatrice ed un bagnetto...
Così, chi viene a casa mia per M E I D B A I M I’ può succedere che venga accolto in pantofole, che senta l’odore del sugo che bolle sul fornello, che passi tra i giochi in giro nel salone o senta qualche bambino che piange.
Il giro di amici-conoscenti-estimatori si allarga, il lavoro aumenta, è un piccolo giro, ma anche gli spazi tra un sugo ed una lavatrice non sono poi così ampi!
Estate 2006, Chiara deve imparare a fare la pipì nel vasino, Matteo ad andare in bicicletta senza le rotelle, Lorenzo a leggere. Le mani di Alessandro mi abbracciano.
M E I D B A I M I’ si dipinge di nuovi colori.
Cerco i semi: le storie che leggo la sera, i sogni che ascolto al mattino, le esperienze lavorative, i colori del giardino a maggio, le mani di Giuli che lavorano, le linee dei disegni della mamma, i percorsi formativi, il profumo della pelle dei bambini, alcuni versi cantati…
Avviene in me una quarta "gestazione", e proprio come succede ad un bambino quando è diventato abbastanza maturo nasce.
Ho scritto il suo nome su un foglio ed è nato.
M E I D B A I M I’.
Cose di stoffa.
Voglio portarle al mercato.
Qualche vestito da bambina, degli accessori per la casa, dei cappellini all’uncinetto. Queste sono le poche cose che metto in valigia. È il Natale del 2004, vado in piazza con un tavolo e un ombrellone da bancarella presi a prestito e la mia valigetta di proposte. Mi preoccupo anche delle candele, e le cose che con tanta pudicizia espongo nella mia prima bancarella piacciono. Piacciono molto più di quanto potessi aspettarmi.
Beh, allora continuo. Propongo nuove cose, che hanno un loro stile ma sono sempre diverse nel dettaglio, e sono così privilegiata da poter realizzare solo ciò che mi piace, con i tessuti e gli accessori che ho cercato e scelto, libera da vincoli modaioli. Così ogni oggetto è unico, realizzato con perizia, con cura per il particolare e per la rifinitura fatta a mano, ma soprattutto con mio infinito piacere. Ogni cosa nasce non solo per l'uso che di essa si farà ma anche per la mia gioia nel realizzarla.
Questo mi appaga profondamente.
M E I D B A I M I’ è una parte della mia vita che vive nella mia casa, nei miei gesti, tra le persone che amo. Si compenetra con il mio quotidiano, è il mio spazio lavorativo interno alla famiglia, da poter svolgere in tempi frazionati, alterni, tra una pappa e un cambio di pannolino, durante i sonnellini dei piccoli, mentre lievita la pizza, tra una lavatrice ed un bagnetto...
Così, chi viene a casa mia per M E I D B A I M I’ può succedere che venga accolto in pantofole, che senta l’odore del sugo che bolle sul fornello, che passi tra i giochi in giro nel salone o senta qualche bambino che piange.
Il giro di amici-conoscenti-estimatori si allarga, il lavoro aumenta, è un piccolo giro, ma anche gli spazi tra un sugo ed una lavatrice non sono poi così ampi!
Estate 2006, Chiara deve imparare a fare la pipì nel vasino, Matteo ad andare in bicicletta senza le rotelle, Lorenzo a leggere. Le mani di Alessandro mi abbracciano.
M E I D B A I M I’ si dipinge di nuovi colori.
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